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Facciamo chiarezza: il guanto da tennis non garantisce in alcun modo la sicurezza dal contagio

In questi giorni su diversi portali, tra cui quello ufficiale della Federazione Italiana Tennis, sono apparse diverse pubblicità dei guanti da indossare sulla mano non dominante durante gli allenamenti o le partite di tennis. Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo dedicato al protocollo FIT, ma vogliamo tornare sull’argomento per il rispetto della verità, dal momento che si tratta di una questione molto delicato che riguarda la sicurezza di decine di migliaia di persone.
Del guanto da tennis si decantano qualità di leggerezza, gradevolezza e sensibilità, tali da offrire dei vantaggi anche nell’esecuzione dei gesti tecnici. Non vogliamo in questa sede mettere in dubbio queste qualità pratiche e estetiche, e magari il guanto diventerà uno strumento efficace e utilizzato una volta terminata questa emergenza. Ma qui ci teniamo a parlare del principio per cui questo prodotto è nato: ovvero la sicurezza e la capacità di prevenire il contagio da Covid-19 e da qualsiasi altro virus. Da questo punto di vista nessun guanto può garantire alcuna sicurezza: non è necessario uno scienziato per capire il perchè!
Partiamo dal presupposto che ancora oggi non sono note le modalità di trasmissione del virus attraverso una superficie esterna (es. delle palline da tennis): tuttavia appare assodato che all’interno del campo da tennis sia improbabile infettarsi, non a caso la Federazione stessa e gli studi scientifici del Policlinico di Torino hanno dimostrato che il tennis è la disciplina sportiva più sicura. In ogni caso proviamo ad essere iper-protettivi e ipotizziamo che un pericolo, seppur minimo, sussita: per esempio ipotizziamo che il virus possa trasmettersi da un giocatore, attraverso le palline e il grip, alle mani di un altro giocatore. In quel caso l’unico comportamento che garantisce al 100% dal contagio è non toccarsi con le mani la bocca e gli occhi. Che il giocatore indossi un guanto o sia a mani nude non cambia assolutamente nulla: se il virus finisce sulla mano, o sul guanto, e avviene un contatto con gli occhi il rischio di trasmissione è assolutamente identico, anzi una superficie sintetica come quella di un guanto è più propensa a trattenere germi o batteri rispetto alla mani nude. L’unico modo per garantire la massima sicurezza sarebbe cambiare il guanto o sanificarlo dopo ogni punto, ma si tratta di una soluzione irrealizzabile.
Non a caso anche i responsabili delle aziende produttrici di guanti da tennis, in varie interviste o dichiarazioni, lodano le loro qualità pratiche, ma non si sbilanciano mai a affermare esplicitamente i loro benefici in termini di sicurezza, semplicemente perchè non ci sono. Tuttavia il guanto è stato introdotto sul mercato in mezzo ad una pandemia per motivi di protezione della salute e sicurezza. Sebbene non venga detto in maniera chiara, al cliente finale arriva un messaggio non corretto, ovvero che il guanto garantisce sicurezza dal contagio, e tutto questo unicamente per fini commerciali.

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